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Tony Di Piazza

Antonino Di Piazza detto Tony (San Giuseppe Jato, 22 aprile 1952) è un imprenditore italo-americano, ex vice presidente e poi Consigliere del Palermo.

All'età di otto anni emigra nella Svizzera tedesca (rimanendoci sei anni), quindi si trasferisce negli Stati Uniti nel 1966, a New York. Si diploma al Queens College e si laurea in ambito contabilità. Sposato con Nella, ha due figli: Antoinette e Frank.

Carriera[]

Fuori dal campo[]

Nel 1981 iniziò la carriera imprenditoriale avviando una società immobiliare. Oggi ha un fatturato da milioni di dollari, diverse proprietà fra New York e la Florida e la sua missione è quella di tramandare la cultura italiana alle nuove generazioni dei figli di emigranti: è infatti presidente dell'Associazione Culturale Italiana di New York.[1]

Nel 1991 ha iniziato a interessarsi agli affari della comunità italo-americana fondando la Italian-American Electorate Coalition di cui è stato presidente. Lo scopo di questa coalizione era di motivare la comunità a una maggiore partecipazione al processo elettorale, riuscendo a essere determinante per le elezioni del sindaco di New York Rudolph Giuliani, del membro del Parlamento Anthony Seminerio e del Consigliere Thomas Ognibene.

Nel 2000 divenne Executive director della compagnia Federazione Italo Americana Di Brooklyn & Queens. Nel 2001 divenne Presidente della Ridgewood Seniors Community Corporation.

Nel 2004 fu eletto al Comitato per gli italiani all'esterno, al servizio della comunità italo-americana di New York e del Connecticut. Lo stesso anno ha organizzato una festa a New York per la promozione del Palermo in Serie A, dove hanno parteciparono anche i calciatori Andrea Gasbarroni e Pietro Accardi.

Nel 2006 è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana.

È segretario, membro del CdA ed ex Presidente della Italo-American Federal Credit Union, una banca a servizio degli italo-americani.[2]

Nel 2019 invia all'allora presidente del Palermo Rino Foschi una e-mail per tentare l'approccio all'acquisto delle azioni della società, senza ricevere mai risposta.

A ottobre 2019, per il Patrimonio Italiano Award che viene conferito a chi contribuisce con la propria attività a diffondere la cultura italiana all'estero, è stato premiato alla Camera dei Deputati per la produzione del Festival della Musica Italiana di New York (NY CANTA).

Al Palermo[]

Di Piazza allo Stadio Barbera in occasione della partita de campionato di Serie D Palermo-FC Messina

Interessato fin da subito ad ottenere il titolo sportivo della nuova società che ripartiva dalla Serie D, viene messo in contatto con Dario Mirri dall'ex arbitro Gianluca Paparesta. Il duo Mirri-Di Piazza, unendo dunque le forze attraverso la società Hera Hora S.r.l., riesce ad avere la meglio aggiudicandosi il bando comunale il 23 luglio 2019. Il 26 luglio successivo viene quindi nominato vice presidente del nuovo sodalizio, partecipando con il 40% delle quote tramite la Hera Hora.

La stagione sportiva si chiude anzitempo a causa della pandemia da COVID-19, così il Palermo, in testa alla classifica fin dalla prima giornata, ottiene la promozione in Serie C dopo 26 giornate.

Il 26 maggio 2020 vengono ratificate in Consiglio di Amministrazione le preannunciate dimissioni di Di Piazza da vice presidente, mosse da alcuni fraintendimenti, probabilmente conseguenti anche alla distanza, rispetto ai ruoli e compiti interni alla Società; rimane in seno al sodalizio nel ruolo di Consigliere,[3] con carica cessata il 16 luglio seguente. Pochi minuti dopo, nella propria pagina Facebook, dirama un comunicato con i seguenti passaggi chiave:[4]

«Come socio fondatore, e soprattutto per i sentimenti e le radici che mi legano alla nostra amata Palermo, sono davvero entusiasta del traguardo che, finalmente, la nostra società ha raggiunto: il ritorno nei campionati professionistici. [...] In questo momento di grande euforia, però, con immenso rammarico, mi vedo costretto a comunicare le mie dimissioni da Vice Presidente della SSD Palermo. [...] In questi mesi ho tenuto per me molte amarezze per non danneggiare la squadra, prendendo atto che su tantissime questioni [...] mi è stato impedito di dare il mio contributo non venendo mai preventivamente consultato e anzi in alcune occasioni apprendendo addirittura dai media l'assunzione di decisioni che sarebbero dovute essere di stretta competenza del Consiglio di amministrazione di cui ero Vice Presidente. [...] In queste condizioni, sarebbe ingannevole continuare a ricoprire un ruolo che non trova rispondenza nella realtà dei fatti. [...] Pertanto con grande rammarico, intendo comunicare la mia volontà di valutare possibili interlocutori interessati a rilevare seriamente e consapevolmente la mia partecipazione, assicurando, comunque, che sino alla definizione della mia uscita non farò mancare il mio impegno originariamente previsto.[...].»

Il 30 maggio successivo, a due giorni dal CdA della Hera Hora, pubblica un nuovo post su Facebook (poco dopo cancellato) tornando sulle questioni precedenti:

«Dopo ormai due giorni dalla conclusione del cda dalla Società Hera Hora srl proprietaria al 99% della SSD Palermo, [...] al fine di evitare nuovi "fraintendimenti" specifico che [...] si è discusso sulla cifra dell'ulteriore versamento di denaro da eseguire a favore di Palermo SSD in esecuzione dell'aumento di capitale di quest'ultima. Con grande sorpresa ho constatato che gli altri consiglieri Dario e Daniele Mirri, a maggioranza, hanno bocciato la mia proposta di versare immediatamente, entro 72 ore, ognuno per la sua quota, l'intero capitale sociale sottoscritto in Hera Hora per 15.000.000 così da dotare a sua volta la SSD Palermo di tutte le somme necessarie per coprire il budget approvato lo scorso martedì (6,8 milioni di euro, ndr) [...]. Dopo ampia discussione è stato approvato solo il versamento di circa tre milioni (3,25 milioni, ndr) [...] contro la mia proposta, bocciata, di versare immediatamente la somma di oltre 11 milioni di euro. [...]»

Il 2 giugno 2020 diventa di dominio pubblico la notizia che Di Piazza, nel febbraio precedente, ha trasferito il "pacchetto" di quote in suo possesso a una delle sue società, la Italplaza Sports LLC, costituita in Florida il 15 gennaio precedente. L'operazione di trasferimento quote dal titolo personale di Di Piazza alla società statunitense è stata effettuata davanti al notaio Francesca Luciano il 3 febbraio 2020.

L'11 dicembre 2020, in occasione del CdA in cui è stato approvato il bilancio del Palermo FC al 30 giugno 2020, comunica la decisione di uscire dalla Hera Hora (e quindi dal Palermo) attraverso il recesso per il tramite della Italplaza, a causa del perdurare delle incomprensioni con la famiglia Mirri. La notizia viene resa nota il 29 dicembre, a seguito dell'assemblea dei soci del Palermo. In una PEC inviata all'assemblea dei soci e ai membri dell'azionariato popolare vengono riportate le motivazioni: l'esclusione dalla "vita" della società; la posizione di Paparesta come direttore operativo, non confermato per la stagione 2020-2021, come garanzia della corretta gestione economica e finanziaria; le divergenze sul capitale da versare; i poteri e l'aumento di stipendio dell'AD Rinaldo Sagramola; le attività di direzione e coordinamento da parte di Damir o di Hera Hora; la non condivisione dei rapporti tra Palermo e parti correlate. Di Piazza afferma: «La partecipazione in Hera Hora a me di riconducibile è di minoranza, il che non mi consente di fare più di quello che ho cercato di fare fin qui. Mi sono quindi visto costretto a fare un passo indietro e a recedere dalla Società».

Lente Per approfondire, vedi Corrispondenza Di Piazza-Mirri.

A partire dall'11 giugno 2021 diviene effettivo il suo recesso dal 40% delle proprie quote di Hera Hora, di cui ne diventa un creditore. In seguito, stante il mancato pagamento della liquidazione delle quote da parte della società, Di Piazza adisce per le vie legali.

Lente Per approfondire, vedi Diatriba Di Piazza-Mirri.

Nel frattempo viene ufficialmente dichiarato che la società si trova in una critica fase di cessione del pacchetto azionario a un nuovo compratore, non concretizzatosi secondo i tempi comunicati (fine 2021), pertanto una parte di opinione pubblica (stampa e tifosi) ha iniziato a maturare l'idea che lo stallo creatosi fosse da attribuire a Di Piazza, che l'11 gennaio 2022 dichiara: «Il problema sono io? Il mio numero telefonico e' sempre lo stesso. Basta digitarlo. Cosa che non hanno mai fatto.»[5] Sei giorni dopo Di Piazza interviene nuovamente dicendo che «io sono sempre stato aperto al dialogo ma si fa in due» e soprattutto «Io avevo fatto un'offerta per ritirare il recesso che non è stata accettata».

Il 5 ottobre 2022 diventa di pubblico dominio l'informazione su una querela per diffamazione di Rinaldo Sagramola a Di Piazza, in merito alla gestione delle trattative con alcuni agenti e calciatori. La risposta viene affidata a un legale, chiarendo che le azioni dell'ex vice presidente fossero limitate a chiedere chiarimenti via PEC indirizzate solamente ai componenti del CdA su alcune vicende relative alla gestione del Palermo.

Note[]

Collegamenti esterni[]

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